Non solo tetti. ACEPER sostiene soluzioni innovative per un mondo più green
E’ un progetto ambizioso quello del Green Deal, a cui tutte le nazioni lavoreranno nei prossimi dieci anni. Ma quali sono le criticità e quali le possibili soluzioni?
Durante il webinar condotto dal GSE del 4 novembre scorso “Il contributo delle istituzioni all’accelerazione della transizione energetica” l’assessore Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha affermato che nella regione si parte “da una situazione in cui l’energia da fonti rinnovabili sui consumi finali è pari a circa il 17% e dobbiamo arrivare a qualcosa intorno al 30-32% al 2030”.
Una delle leve sulle quali vien richiesto ed è necessario spingere è la crescita delle energie rinnovabili, puntando in particolare sul fotovoltaico.
Il problema è trovare gli spazi. Bisogna guardare a nuovi orizzonti. Spesso infatti i tetti degli edifici non sono sufficientemente estesi per soddisfare il fabbisogno energetico della proprietà, non per questo però ci si deve arrendere. Anche se manca il tetto ideale, non è infatti un’utopia ottenere aree più ampie che possano ospitare un numero congruo di pannelli, riducendo allo stesso tempo anche l’impatto ambientale.
Proprio su questo tema e per la sua particolare esperienza abbiamo incontrato uno dei nostri associati: la Fondazione Elisabetta Germani Onlus. Il suo Centro Assistenziale Sanitario sorge alle porte di Cremona (nel Comune di Cingia de’ Botti) e si è imposto, con i suoi oltre centoventi anni di storia, come un punto di riferimento nella sanità e nell’assistenza e gioca un ruolo importante nella rete dei servizi alla persona della provincia, nell’ambito della programmazione territoriale, provinciale e regionale.
Una professionalità ed una cura che crescono nel tempo, una struttura aperta al territorio dove l’utente può trovare risposte qualificate e propositive nel campo della geriatria e della disabilità, sia residenziali che domiciliari. Alla Fondazione Germani professionalità e cura per la persona vanno di pari passo con l’attenzione all’ambiente, la sensibilità “green” e la ricerca di soluzioni ecosostenibili, ecco così che la sua storia dal 2010 si intreccia anche con l’energia rinnovabile e con il fotovoltaico.
“La fondazione è nata come Ospedale per volontà della benefattrice Elisabetta Germani per i propri contadini nel 1898, negli ultimi anni ha avuto una particolare attenzione verso l’ambiente, non solo il fotovoltaico”, spiega Riccardo Piccioni, presidente della Fondazione.
Entra nel dettaglio Stefania Bergogni, vicedirettore amministrativo: “La nostra è una grande struttura, con 320 posti letto nella Residenza Socio Assistenziale e altri 40 per il centro diurno” e prosegue “Alla fine del 2010 si è creata la necessità di disporre di un parcheggio per i dipendenti e per i famigliari dei nostri ospiti. Inizialmente l’idea era di costruire una struttura con delle pensiline telonate. Ci troviamo in un’area della campagna cremonese, dove in estate fa molto caldo e quindi volevamo una soluzione con dei ripari per ombreggiare le automobili. Dopo qualche mese di studio e di valutazioni è nata l’idea di realizzare delle pensiline con dei pannelli fotovoltaici a copertura. In questo modo non solo risolvevamo il problema del parcheggio coperto, ma contribuivamo alla riduzione dei costi di energia elettrica, il cui fabbisogno è molto importante, considerata la dimensione del nostro complesso”.
Dal progetto si è dunque passati alla realizzazione.
“E’ stata una scelta innovativa e vincente, nell’ambito della Fondazione, che ci ha dato l’opportunità di andare verso un sistema sostenibile riducendo anche l’impatto ambientale”, sottolinea il Vicedirettore.
L’impianto ha una potenza di circa 195 kWp, realizzata con diversi pannelli fotovoltaici distribuiti su una superficie totale di 1400 metri quadrati. In questo modo la struttura riesce a produrre il 15% del proprio fabbisogno energetico.
In questi ultimi dieci anni la Fondazione non solo ha mantenuto ma ha rafforzato la propria attenzione al tema ecologico, come dimostrano molte delle scelte operate, che hanno avuto e continuano ad avere questo tipo di orientamento.
Ad esempio il parcheggio è stato dotato anche di colonnine di ricarica per il parco bici elettriche con pedalata assistita, a disposizione dei dipendenti per i loro spostamenti fuori e all’interno della struttura. E altre ancora, come ricorda Stefania Bergogni: “Abbiamo anche una convenzione con il Comune di Cingia de’ Botti, che in caso di necessità può utilizzare il nostro parcheggio. Inoltre sfruttiamo l’acqua calda prodotta dal biogas di un’azienda agricola nel nostro perimetro, grazie alla quale possiamo riscaldare i nostri ambienti e avere l’acqua calda”.
Nel 2013 è stato redatto anche un progetto per la realizzazione di giardino terapeutico che, con le fioriture stagionali, ha creato una nuova ed importante scenografia con siepi ed alberi, anche cromatica, degli spazi. Sono infatti più di 190 gli alberi presenti (in prevalenza tigli).
Abbiamo voluto raccontare questa storia perché la realtà creata dalla Fondazione Germani rappresenta un modello virtuoso, un esempio da cui trarre spunto da proporre alle aziende che stanno pensando di investire nel settore delle rinnovabili, con tutti i vantaggi ambientali e economici che ne conseguono. Noi di Aceper siamo continuamente alla ricerca di soluzioni innovative e originali per portare avanti la nostra mission: dare un contributo positivo allo sviluppo delle fonti pulite.
Barbara Ruffinatto | Aceper impresa green