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Fotovoltaico condiviso una rivoluzione energetica

Il decreto mille proroghe, relativo all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, è stato modificato attraverso un emendamento che incoraggia l’autoconsumo collettivo da parte di comunità energetiche o di famiglie che abitano in uno stesso condominio. È tempo del fotovoltaico condiviso: una rivoluzione energetica.

Ciò significa che più persone, vicine tra loro, possono dare vita a comunità energetiche condividendo l’energia prodotta da impianti fotovoltaici in comune.  Oppure, grazie all’installazione di un impianto sul tetto di un palazzo o condominio, tutti gli abitanti di tale palazzo, possono usufruire dell’energia pulita tramite l’autoconsumo collettivo. 

Le comunità energetiche già presenti in molti paesi europei, hanno l’obiettivo di combattere l’inquinamento, minimizzare gli sprechi energetici e condividere energia a costi più convenienti. Tutto ciò è possibile grazie all’innovazione tecnologica che ha reso la rete elettrica intelligente in grado di garantire opzioni di accumulo e ridistribuzione dell’energia. Aderire a una comunità energetica è semplice. Si può partecipare da “produttori”, possedendo un impianto fotovoltaico con accumulo dove l’energia prodotta e non consumata, può essere immessa nella rete per essere condivisa con altri, i “consumatori”. 

Chiunque può diventare parte di una comunità energetica e può farlo anche solo da consumatore senza avere l’impianto fotovoltaico di proprietà.

Questa modifica legislativa è a favore anche di chi vive in condomini. Infatti, se prima si poteva sfruttare l’impianto fotovoltaico condominiale solo per l’energia elettrica consumata nei luoghi condivisi da tutti gli abitanti dell’edificio come scale, atrio, ascensori, oggi la legge specifica espressamente la possibilità di condivisione dell’energia. 

Prima il proprietario dell’impianto era l’unico che poteva usufruire dell’energia prodotta. Oggi è possibile installare pannelli solari sui tetti dei palazzi permettendo ai condomini di produrre e condividere tra loro energia rinnovabile facendo risparmiare molte famiglie partecipando attivamente alla tutela dell’ambiente riducendo le emissioni di CO2.

Le comunità energetiche rappresentano un importante cambiamento nell’utilizzo delle energie rinnovabili. Finalmente potranno essere realizzate anche in Italia con i numerosi benefici ambientali ed economici che ne conseguono. L’autoconsumo collettivo, per quanto riguarda i condomini, può essere la chiave per una rapida crescita del settore.

Facendo riferimento alle normative, l’impianto fotovoltaico non deve superare i 200 kW, deve essere connesso alla rete elettrica a bassa tensione attraverso la stessa cabina di trasformazione a media/bassa tensione e tutti i partecipanti potranno usufruire della stessa energia.

Comunità energetiche e condomini hanno diritto al superbonus 110%: il bonus riguarda il costo dell’impianto fino a 20 kW, mentre per potenza superiore (sempre entro 200 kW) si applica il 50% di detrazione delle spese. Oltre a un ingente risparmio sull’installazione esiste un incentivo anche per l’autoconsumo energetico: 100 euro / MWh per condomini che auto-consumano collettivamente e 110 euro / MWh per le comunità energetiche.

Comunità energetiche e autoconsumo condiviso rappresentano l’occasione giusta per incrementare l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, Aceper aderisce e promuove tutte le iniziative volte a uno sviluppo positivo e più rapido del fotovoltaico.