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Il Rapporto GSE 2021 mostra un trend in crescita per il fotovoltaico italiano

Il Rapporto annuale redatto dal GSE, contiene informazioni dettagliate che descrivono le caratteristiche di tutti gli impianti fotovoltaici installati in Italia, dalla tipologia, alla potenza, alla produttività fino alla disponibilità di adeguati sistemi di accumulo. In riferimento all’anno 2021, il Gestore Servizi Energetici mostra un trend in crescita per il fotovoltaico italiano registrando una forte impennata del settore su scala nazionale.

Rispetto al 2020, è stato calcolato un incremento della potenza installata pari al 25% con una crescita rilevata di 938 MW e quasi 80.500 nuove installazioni. Gli aumenti più significativi, si sono riscontrati nel secondo semestre del 2021.

I dati a fine 2021:

  • 016.000 impianti
  • quasi 23 GW di potenza installata
  • oltre 25 TWh annui prodotti

La dimensione media di un impianto fotovoltaico italiano è di circa 20 kW. Anche se gli impianti di piccola taglia rappresentano soltanto il 23% della potenza complessiva installata, è stato rilevato un incremento considerevole anche per quelli più grandi (oltre 1 MW), i quali, rappresentano il 10% della nuova potenza installata.

Si contano numerosi impianti domestici, l’80% del totale, ma quasi la metà della potenza installata, è in ambito industriale.

I materiali più utilizzati per la costruzione di nuovi pannelli:

  • silicio policristallino
  • silicio monocristallino

Il sistema di accumulo. Un grande alleato

Per beneficiare di tutti i vantaggi derivanti dall’utilizzo di un impianto fotovoltaico, converrebbe disporre di un sistema di accumulo che consenta di conservare e immagazzinare l’energia prodotta in eccesso per poterla riutilizzare quando necessario senza dover rivolgersi alla rete pubblica. A fine 2021, in Italia, gli impianti con sistemi di accumulo erano 77.000. Considerando che nel 2020 erano circa la metà, il risultato è soddisfacente.

Quali sono le tipologie di impianti maggiormente installate?

Si parla sostanzialmente di due tipologie: il fotovoltaico a terra e sul tetto. Secondo il report del GSE, il 64% dei pannelli è disposto sopra i tetti di edifici, grandi stabilimenti o capannoni, mentre il 36% a terra. Secondo i dati raccolti, al nord si predilige maggiormente l’installazione sopra i tetti degli immobili (Lombardia, Liguria, Valle d’Aosta, province autonome Trento e Bolzano), mentre nelle zone della Basilicata e della Puglia, sono molto più numerose le installazioni a terra. A grandi linee, alla fine del 2021, circa il 45% del totale della potenza installata in Italia è al nord, il 18% nelle zone centrali, mentre il 37% in quelle meridionali.

Gli impianti fotovoltaici non sono disposti in maniera omogenea su tutto il territorio. La loro collocazione dipende da diverse variabili che devono essere sempre tenute in considerazione: principalmente riguardano il tipo di clima presente in una determinata area e la morfologia del territorio che lo rendono più o meno adatto ad installare impianti a terra piuttosto che sui tetti degli edifici.

Le zone che contano meno pannelli solari, sono la Valle d’Aosta, il Molise, la Provincia Autonoma di Bolzano, la Basilicata.

La regione che detiene il primato per potenza installata è la Puglia che possiede il 13% della potenza complessiva a livello nazionale (3GW) ed è anche la regione che ha in media gli impianti più grandi (50 kW), mentre, per numero di installazioni, spiccano la Lombardia con 160.757 impianti solari e il Veneto con 147.687 strutture. In queste aree, si raduna più del 30% dell’energia solare italiana.

Nel suo report annuale, il GSE riporta anche un approfondimento relativo alla presenza nei comuni italiani di impianti fotovoltaici collocati su edifici della Pubblica Amministrazione, della Sanità o dell’Istruzione. Gli impianti italiani legati a questi settori, sono quasi 19.600 e corrispondono a 805 MW di potenza, in altre parole rappresentano quasi il 4% della potenza totale installata in Italia.

In totale, il 22% dell’energia elettrica generata da sole fonti rinnovabili nel 2021 deriva dal solare fotovoltaico.

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