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Le strategie per accelerare la transizione energetica: il contributo del fotovoltaico

La sostenibilità è un tema centrale nella strategia globale. È interpretata come un’opportunità e quindi è e sarà sempre più integrata nelle manovre per il cambiamento e la trasformazione per un futuro migliore e un ambiente più vivibile. In particolare, la transizione energetica, che si traduce nel passaggio verso l’utilizzo di fonti rinnovabili, è un tema diventato prioritario. Le strategie per accelerare la transizione energetica: il contributo del fotovoltaico.

Convertirsi alla sostenibilità significa capire il mutamento e integrarlo a più livelli per approcciare a un nuovo futuro. Consumiamo più risorse di quante il Pianeta ne disponga, in più, inquiniamo troppo. Servono soluzioni che uniscano innovazione tecnologica a benefici economici e ambientali.

In questo senso, il cambiamento in atto è legato alla transizione energetica e allo sviluppo di energie rinnovabili. L’Italia infatti, pensa di poter crescere molto in termini occupazionali, ambientali ed economici grazie al fotovoltaico.

Si stima che per il raggiungimento degli obiettivi prefissati per il 2030, l’Italia investirà nel settore energetico 100 miliardi di euro generando 90 mila nuovi posti di lavoro per 65GW di nuova potenza installati, di cui 50GW saranno assicurati da impianti fotovoltaici.

Nelle operazioni per la transizione energetica, l’Italia si sta organizzando per raggiungere gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di CO2 del 55%. Questo significa che tra meno di 10 anni, le energie rinnovabili dovranno soddisfare il 70% dei consumi elettrici, il che comporta un riconoscimento d’ importanza primaria.

Ad oggi il 25% dell’elettricità mondiale deriva da fonti rinnovabili, percentuale destinata ad aumentare notevolmente grazie all’incremento dei sistemi di autoproduzione e di energia fotovoltaica distribuita.

Si stima che gli edifici influiscano del 39% sulle emissioni di diossido di carbonio, con una percentuale di utilizzo dell’energia globale del 36%.

In questo scenario sono protagoniste anche le aziende nel trovare la combinazione perfetta tra il loro modello di business e la sostenibilità ambientale. In considerazione all’elevato impatto ambientale, alla vasta capacità di agire e all’ influenza sociale, hanno la forte responsabilità di esortare lo sviluppo di una società sostenibile.

Infatti, sono sempre più numerose le imprese che hanno già aderito a sistemi fotovoltaici per produrre energia pulita con il vantaggio di contribuire a diminuire le emissioni di CO2.

Per rendere celere la transizione energetica, sarà inoltre necessario agire anche su altri fronti:

  • Snellire le procedure delle normative.
  • Selezionare aree idonee per l’installazione di grandi impianti dove i tempi di realizzazione possano essere accelerati.
  • Promuovere l’autoconsumo, l’utilizzo di sistemi di accumulo e le comunità energetiche.
  • Sostenere progetti agro-voltaici, quindi costruire impianti su superfici agricole non coltivate o abbandonate a beneficio per entrambi i settori (agricolo ed elettrico).
  • Infine, oltre a costruire nuovi impianti, occorrerà efficientare quelli già esistenti e quindi provvedere a semplificare le pratiche burocratiche per quanto riguarda gli interventi di revamping e repowering.

Ma per poter raggiungere davvero questi obiettivi e realizzare la transizione energetica, serve una forte accelerazione e un lavoro di squadra tra governo, regioni e associazioni per definire chiaramente i traguardi da raggiungere e poterli concretizzare il prima possibile.

Aceper vuole essere protagonista del cambiamento per accelerare il progresso del fotovoltaico e raggiungere gli obiettivi previsti promuovendo tutti i benefici ad esso correlati.