ACEPER ricevuta al Mite – Bilancio positivo dell’incontro e le risposte ricevute su GSE, PNRR, bandi, superbonus e molto altro
E’ soddisfacente, persino oltre le aspettative, il bilancio di Veronica Pitea e Simone Ruffinatto, rispettivamente presidente e vice presidente di Aceper, che nei mesi scorsi sono stati ricevuti al MITE (Ministero della transizione ecologica).
“ACEPER – sottolinea la presidente Pitea – ha incontrato un’istituzione dello Stato veramente disposta ad ascoltare quanto accade sul territorio. Un incontro interessante e proficuo che ci ha confermato l’attenzione che sarà prestata per un uso corretto dei fondi in arrivo; risorse infatti che, se ben spese e utilizzate per progetti concreti e mirati, consentiranno di compiere decisivi passi avanti nel green e nel digital.”
“Il Mite – continua la Presidente – ci ha presentato una visione molto realistica dei fatti, non ha provato a nascondere le difficoltà che ovviamente esistono, anche dal punto di vista organizzativo. Il Ministero, nella sua nuova impostazione che non è soltanto formale ma anche e soprattutto sostanziale, è una struttura che deve gestire una enorme mole di lavoro; tra gli obiettivi da portare a termine, ad esempio, c’è la riorganizzazione del GSE, passato sotto la sua gestione. Da parte sua ACEPER, come abbiamo avuto modo di segnalare, ha tutte le intenzioni di dare il proprio contributo, facendosi interprete e portavoce presso il Ministero del territorio e delle sue istanze ed interessi; sarà nostro impegno e cura avanzare suggerimenti, proposte e richieste di eventuali modifiche per provvedimenti o i bandi che, da qui in avanti, usciranno”.
Aceper impresa green ha colto l’occasione per porre inoltre alcune domande precise all’onorevole Vannia Gava, sottosegretario di Stato al Ministero della Transizione Ecologica, che ha risposto in modo puntuale ed esaustivo. Qui di seguito riportiamo integralmente quanto dichiarato.
Qual è la vostra mission?
“Questo Governo è nato per far ripartire l’Italia dopo la pandemia. Lo strumento è il PNRR, che riguardo la transizione ecologica ed energetica ci permette di investire più o meno ottanta miliardi di euro. Per fare questo dobbiamo semplificare il quadro normativo, accompagnare le imprese verso al decarbonizzazione, vigilare che nessuno, tra famiglie, lavoratori e imprese, corra il rischio di rimanere indietro. Direi una bella mission, da brividi, ma siamo in regola con il nostro cronoprogramma”.
Apertura bandi PNRR. Quali sono le tempistiche previste e quali le vostre priorità?
“Le tempistiche sono dettate già nel quadro sinottico del Piano così come è stato approvato dall’Unione Europea. Quei termini dobbiamo rispettare. Ci sono alcune situazioni da sistemare e riforme da attuare, ma per quanto riguarda i compiti assegnati al MITE siamo puntuali”.
Al Mite è stata assegnata anche la vigilanza sul GSE. Quali sono i cambiamenti che intendete mettere in atto all’interno del GSE e come pensate di riorganizzarlo?
“Il GSE che consociamo tutti appartiene ad un altro mondo. Un mondo in cui le rinnovabili andavano incentivate per penetrare il mercato ora stiamo andando verso un mondo in cui le rinnovabili devono essere la regola e non l’eccezione. Quest’estate il Governo ha nominato un nuovo amministratore unico dandogli l’indirizzo di riorganizzare tutto in virtù del nuovo scenario. Per quanto riguarda il Ministero stiamo lavorando sul tema delicato dei controlli”.
Un tema, sempre legato alla tutela dell’ambiente, su cui si dibatte molto, è quello relativo all’efficienza energetica e alle agevolazioni ad essa collegate, in particolare il 110%. Qual è il vostro orientamento sul Superbonus?
“L’efficientamento energetico è il vero strumento per raggiungere la decarbonizzazione. Va incentivata. Personalmente ho sempre creduto in tutti i bonus, edilizia, idrico, eco, ma conosco i problemi di finanza pubblica che questo meccanismo comporta. Ma sono certa che dobbiamo fare di tutto per ampliare la platea e prorogare. Per quanto riguarda le risorse, il passaggio più importante è quello della semplificazione perché avere tante risorse praticamente inaccessibili per i paletti burocratici equivale a non avere risorse”.
Le associazioni presenti sul territorio possono dare un valido contributo avvicinando le esigenze del territorio alle istituzioni. Come pensate di collaborare con le varie associazioni?
“Le associazioni di categoria, di consumatori, di consulting, sono un patrimonio del Paese che va valorizzato. I miei uffici sono in contatto con ACEPER per una buona e proficua collaborazione. I corpi intermedi come Aceper trasmettono il sentiment del territorio e delle categorie e noi abbiamo un grande bisogno di questo. Ci siamo ripromessi di accompagnare cittadini ed imprese verso la decarbonizzazione. Possiamo farlo solamente con chi li rappresenta e li coinvolge”.
Vannia Gava nasce a Sacile, in provincia di Pordenone. Consegue la maturità tecnico socio sanitario all’Istituto a Pordenone. Inizia a lavorare nell’ambito del Sales Management nel 1995 e prosegue fino a diventare Export manager per l’area del Medio Oriente, Stati Uniti, Africa e Centro America per importanti società. La sua passione e il suo impegno politico la portano in breve tempo a ricoprire la sua prima carica istituzionale: nel 2009 viene eletta Consigliere comunale a Sacile e successivamente Assessore alle Politiche Agricole, all’Ambiente e alla Manutenzione del verde. Nel 2014 diventa vice Sindaco di Sacile con delega alle Politiche Ambientali, alla Cura e alla Manutenzione del verde, continuando così il suo lavoro e il suo impegno verso le tematiche ambientali. Nelle elezioni politiche del 4 marzo 2018 viene eletta parlamentare alla Camera dei Deputati nella Lista Lega – Salvini Premier e viene nominata nel 2019 Capo Dipartimento Ambiente del partito. A Giugno 2018 diventa Sottosegretario di Stato per l’Ambiente, per la Tutela del Territorio e del Mare nel Governo Conte I. Termina il suo mandato il 5 settembre 2019.
È membro della Commissione Bilancio Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati e della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali. Il 1marzo giura come Sottosegretario di Stato al Ministero della Transizione Ecologica nel Governo guidato da Mario Draghi. Si è sempre occupata della tutela ambientale senza mai ritenere la necessaria tutela della natura come un ostacolo allo sviluppo che dovrà essere sempre più sostenibile.
Tra i temi sui quali ha concentrato la sua azione amministrativa lo sviluppo dell’economia circolare e del ciclo dei rifiuti, il sostegno alle iniziative contro il dissesto idrogeologico e per la riqualificazione urbana.
È fortemente impegnata a promuovere l’uso e la produzione delle energie rinnovabili e la transizione ambientale delle industrie. È al lavoro per introdurre nuove semplificazioni nei processi di “permitting”.
Tratto dalla rivista Aceper impresa green (volume 4) – vedi anche tutti i numeri della rivista.