In un periodo in cui l’innovazione è sempre più importante per essere competitivi e in Ue quasi tutte le imprese sono all’avanguardia e riescono a ottenere certificazioni di sostenibilità, l’Italia risulta ancora molto indietro. Una delle proposte più urgenti che l’Associazione mette sul tavolo è quella di semplificare le regole e alzare le percentuali di risorse utilizzabili per ogni impresa, permettendo a un numero maggiore di aziende di accedere ai fondi. Inoltre, spiega Aceper, è necessario migliorare la cumulabilità con altri incentivi, come quelli previsti dal Piano Industria 4.0, che potrebbe rivelarsi una chiave di svolta per favorire una maggiore adozione dei fondi. «Un aspetto particolarmente controverso è l’esclusione delle macchine alimentate da fonti fossili dai finanziamenti. Questo criterio, pensato per incentivare l’uso di tecnologie sostenibili, ha però rallentato l’accesso ai fondi in alcuni settori industriali. Un allentamento di questo vincolo potrebbe facilitare una transizione più morbida verso l’utilizzo di tecnologie green, anziché bloccare radicalmente l’avanzamento tecnologico delle aziende che non sono ancora pronte a fare un salto così grande».
L’auspicio dell’associazione è che la proposta di legge presentata lo scorso 19 ottobre 2024 al Senato risulti decisiva per cambiare le carte in tavola. «Speriamo che con questa proposta che è stata già presentata si possano riscrivere i destini del Piano Transizione 5.0. In un momento in cui l’economia globale si muove a ritmo serrato, l’Italia deve essere in grado di rispondere con prontezza, flessibilità e innovazione. Semplificare l’accesso ai fondi e renderli più inclusivi e adattabili alle esigenze reali delle imprese rappresenta una delle sfide più importanti per sostenere la crescita e la competitività del Paese», conclude la presidente di Aceper.
Vedi qui l’articolo completo di Green Report del 22/11/2024