Gli scienziati dell’ente di ricerca RIKEN del Center for Emergent Matter Science con sede a Tokyo, hanno testato la tecnologia ideale per la realizzazione di pannelli solari curvi con prestazioni elevate e garantite, attraverso un processo produttivo a base di semiconduttori organici e pellicole termoretraibili.
I ricercatori giapponesi hanno studiato come servirsi di pellicole termoretraibili per fabbricare pannelli solari curvi che consentno di catturare meglio la luce solare. Sono stati utilizzati materiali flessibili come metalli e plastica perchè capaci di incurvarsi e inclinarsi senza rompersi.
Era già stata testata in precedenza la maggior efficienza dei pannelli solari curvi rispetto a quelli tradizionali, i quali riuscivano a catturare meglio i raggi solari anche in presenza di condizioni climatiche sfavorevoli come la nuvolosità. Ma i limiti derivanti dalla presenza di tecnologie non idonee per la loro realizzazione, hanno rallentato il processo.
Il problema era che per la produzione di pannelli curvi si volevano utilizzare substrati gommosi, ma le performance dei pannelli solari hanno dimostrato di essere estremamente ridotte rispetto al normale su materiali del genere.
Quindi Il team di scienziati ha impiegato pellicole termoretraibili che non sono altro che membrane sottili che hanno la particolarità di restringersi se poste ad elevate temperature e aderire all’oggetto al quale sono state avvolte, solitamente impiegate anche nell’imballaggio di farmaci.
Come hanno agito gli studiosi: hanno unito un foglio polimerico flessibile a una pellicola termoretraibile, osservando successivamente, per mezzo di una microspia, quello che succedeva ad ogni esposizione al calore.
Risultati dei test: mentre l’area del dispositivo si restringeva, i fogli supersottili hanno attenuato lo sforzo di compressione dando origine a piccole “pieghe” che una volta analizzate in relazione all’impiego di materiali resistenti al calore, se ne è tratta l’importanza e la fattibilità di adattamento di moduli fotovoltaici su elementi curvi e rotondi.
Gli esperimenti hanno dimostrato ufficialmente la versatilità e l’affidabilità dei pannelli curvi, facendo fare al fotovoltaico un ulteriore importante passo avanti in quanto in grado di assorbire più luce solare con un’efficienza di conversione della potenza aumentata del 17% rispetto alle strutture piatte.