“La Sardegna produce una grande quantità di energia rinnovabile grazie, in primis, alle tantissime pale eoliche presenti sull’isola, ma una grossa parte va persa a causa della limitata capacità dei sistemi di trasporto. Le perdite annuali di energia sono pari all’energia che sarebbe necessaria per illuminare circa 1500 stadi”, ha dichiarato Veronica Pitea, Presidente di ACEPER (Associazione dei Consumatori e Produttori di Energie Rinnovabili) che conta oggi oltre 10mila associati.
Ieri la Commissione Europea ha diramato il rapporto sullo stato dell’Unione dell’energia in cui ha annunciato che l’eolica ha superato il gas ed è diventata la seconda fonte di elettricità dell’Ue e che nella prima metà del 2024 le rinnovabili hanno generato il 50% dell’energia elettrica in UE. Il lavoro da fare è ancora molto per raggiungere l’obiettivo fissato dall’Unione Europea entro il 2030. In Italia una delle regioni che va forte con l’eolico è la Sardegna: “Ogni anno questa regione produce il 46% di fabbisogno energetico in più del necessario per la regione, ma solo una piccola parte riesce ad essere esportato dall’isola. Sommando la quantità di energia esportata verso la penisola italiana e verso l’estero si conta una perdita complessiva della rete di 600 MWh, ossia la quantità che occorrerebbe per illuminare circa 1500 stadi di calcio”, ha spiegato Pitea. Nelle ultime settimane gli alti costi dell’energia e la mancanza di gas stanno mettendo in seria difficoltà questa regione, con diversi stabilimenti che sono stati costretti a chiudere.
Vedi qui l’articolo completo di Energia Oltre del 13/09/2024