La necessità di accelerare il processo di transizione ecologica sostituendo le tradizionali fonti energetiche con soluzioni alternative in grado di tutelare l’ambiente è ormai imminente. Il fotovoltaico rappresenta la fonte di energia rinnovabile più diffusa e utilizzata in Italia. Un recente studio condotto dall’Israel Institute of Technology vuole dimostrare come sia possibile produrre energia pulita e ridurre le spese energetiche delle proprie abitazioni installando all’interno di una normale pianta grassa una cella fotovoltaica totalmente biologica: Risparmio in bolletta? La soluzione è il bio-fotovoltaico.
I pannelli solari catturano l’energia del sole e la trasformano in energia elettrica senza inquinare. Una recente novità in materia di fotovoltaico, consente di tagliare radicalmente i costi in bolletta e accelerare il progresso verso lo sviluppo sostenibile: il bio-fotovoltaico. Il meccanismo analizzato consente di sfruttare l’energia del sole congiuntamente al processo di fotosintesi clorofilliana delle piante.
Un’evoluzione estremamente importante per il solare che potrebbe diventare ancora più ecologico ed anche trasportabile. L’obiettivo degli esperti, è quello di procurare energia green alle abitazioni utilizzando determinate piante da appartamento al fine di ridurre i costi in bolletta e raggiungere più rapidamente l’indipendenza energetica attraverso le soluzioni più innovative, sostenibili ed economiche. Le analisi e le ricerche effettuate dagli studiosi del Technion, vogliono eliminare per sempre i metodi di approvvigionamento energetico meno sostenibili.
Il punto di partenza è stata l’osservazione e la successiva imitazione dei processi di fotosintesi clorofilliana delle piante. Sulla base di queste indagini, i ricercatori hanno creato una cella fotovoltaica biologica utilizzando esclusivamente materiale green ricavato da una particolare specie di pianta grassa succulenta detta Corpuscularia lehmanni.
Successivamente, sono stati applicati sulla superficie di una singola foglia un anodo di ferro e un catodo di platino, i quali, hanno evidenziato la presenza di una tensione di circa 0,28 volt. Collegata ad un circuito ed esposta alla luce diretta, la pianta ha generato una densità di fotocorrente fino a 20 µA/cm2. Analizzando il fenomeno in presenza di luce solare diretta e al buio, è risultato che il piccolo impianto bio-fotovoltaico ha prodotto energia per più di 24 ore consecutive.
Naturalmente la quantità di elettricità che può generare una sola foglia è molto ridotta, ma se le celle venissero posizionate su tutte le foglie di numerosi esemplari potrebbe essere possibile raggiungere una tensione molto più elevata.
Nel corso degli anni la componente “biologica” nelle ricerche e negli studi sul fotovoltaico, ha acquisito un’importanza sempre maggiore, con l’intento di trovare una soluzione energetica che combini benefici ambientali ed economici. Un grande passo avanti per l’intero settore se si considera che da celle organiche di origine vegetale si è riusciti a ideare dispositivi innovativi e completamente efficienti capaci di ripetere i processi di fotosintesi.
Il progetto portato avanti dal team di scienziati potrebbe aprire le porte a nuove tecnologie energetiche green totalmente sostenibili, funzionali e più economiche.
Per esempio, i ricercatori del dipartimento di Biochimica dell’Università di Cambridge, hanno sviluppato un particolare sistema di bio-fotovoltaico a base di alghe che permette di accumulare la luce solare e generare energia attraverso il processo di fotosintesi.
Prima delle piante, a rendere possibile la progettazione di queste nuove tecnologie sono stati i batteri. Gli studiosi dell’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne in Svizzera, assieme ai collaboratori dell’Università del Salento e dell’Università Sapienza di Roma, hanno introdotto all’interno di batteri fotosintetici, dei nanotubi di carbonio per aumentare la capacità di generare energia elettrica in presenza di illuminazione diretta.
È necessario e doveroso impegnarsi per rendere il nostro pianeta meno dispendioso dal punto di vista energetico e attento alle problematiche sul clima. Aceper promuove e sostiene soluzioni innovative e all’avanguardia che possano contribuire allo sviluppo e al progresso dell’intero settore delle energie rinnovabili.